mercoledì 21 settembre 2011


Il desiderio agisce come il vento. Senza uno sforzo apparente.
Se si ritrova con le vele spiegate ci trascinerà a velocità vertiginosa. 
Se porte e finestre sono sbarrate, ci sbatterà contro per un po’ 
cercando crepe o fessure che gli permettano di infiltrarsi.
 Il desiderio associato a un oggetto del desiderio ci condanna a subirlo. 
Ma c’è un altro genere di desiderio, astratto, sconcertante,
 che ci avvolge come uno stato d’animo.
 Annuncia che siamo pronti per il desiderio e non ci resta che attendere, 
una volta spiegate le vele, che soffi il vento.
 È il desiderio di desiderare.
David Trueba

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