Leggere, in fondo, non vuol dire altro
che creare un piccolo giardino all'interno della nostra memoria.
Ogni bel libro porta qualche elemento, un'aiuola,
un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi.
un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi.
Anno dopo anno, lettura dopo lettura,
il giardino si trasforma in parco e,
in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro...
il giardino si trasforma in parco e,
in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro...
Leggere non è un dovere,
né un amaro calice da bere fino in fondo
con la speranza di chissà quali benefici.
né un amaro calice da bere fino in fondo
con la speranza di chissà quali benefici.
Leggere vuol dire crearsi un proprio piccolo tesoro personale
di ricordi e di emozioni,
di ricordi e di emozioni,
un tesoro che non sarà uguale a quello di nessun altro
e che tuttavia potremo mettere in comune con altri.
~ Susanna Tamaro
Jacek Yerka
Nessun commento:
Posta un commento